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venerdì, Agosto 1, 2025
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FreeRDP – Come Utilizzare Terminal Server su WebPage

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Utilizzando FreeRDP-WebConnect, scaricabile gratuitamente da cloudbase.it, possiamo portare i servizi RDP (Terminal) su una porta utilizzabile via Browser, anche 80 o 443.
Questa è una lista dei Browser dichiarati “compatibili”

  • FireFox >= 11.0
  • Chrome >= 16.0
  • Internet Explorer >= 10
  • Safari >= 6
  • Opera >= 12.10
  • Safari Mobile >= 6
  • Android Browser >= 4.4

Una volta impostato il software sarà semplicissimo accedere via Browser, come da schermata di esempio :

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Zabbix Hyper-v Appliance – Cannot Set Interfaces + VI not Working

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Installando Zabbix con la Hyper-v Appliance si potrebbero incontrare alcuni problemi che affronteremo di seguito.
La Vm può essere fatta di generazione 1. Dopo l’avvio se non si riesce a visualizzare il login è sufficiente premere : CTRL + ALT +F2 in modo da raggiungere il prompt su Ubuntu.
La Vm Zabbix non è consigurata per l’utilizzo della scheda di rete e l’editor VI potrebbe dare alcuni problemi cercando di “editare” il file /etc/network/interfaces in quando sembra non funzionare “ESC” e causare alcuni problemi in scrittura.
Utilizzando il comando : ip a possiamo sapere quali sono le schede di rete rilevate nel nostro sistema.
Dovrebbe esserci la banale eth0.
Abbiamo bisogno di un server Dhcp per il primo utilizzo. Con il comando : dhclient eth0 , il nostro Zabbix imposterà la scheda di rete per il DHCP e ci potrà fornire l’accesso SSH.
Il comando non assegna un indirizzo Ip a Zabbix, quindi poi dobbiamo scegliere due strade, o indirizzo ip dinamico :

auto eth0
iface eth0 inet dhcp

oppure assegnamo un ip in : /etc/network/interfaces

auto eth0
iface eth0 inet static
address 192.168.10.60
netmask 255.255.255.0
network 192.168.10.0
broadcast 192.168.10.255
gateway 192.168.10.1

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Zabbix – Effettuare un controllo Telnet da Zabbix Agent

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Attraverso Zabbix è possibile effettuare un controllo telnet dall’Agent per verificare se un determinato server/computer raggiunge un servizio su un preciso indirizzo, ecc.
Per effettuare questo tipo di controllo è, ovviamente, necessario lo Zabbix Agent installato sul server di destinazione.

L’Item può essere creato utilizzando “net.tcp.service”, in questo modo : net.tcp.service[tcp,ip,porta]
net.tcp.service[tcp,10.133.236.14,8080]

Prima di creare il Trigger dobbiamo sapere quali sono le risposte che derivano da questo Item.
Per fare questo e per vedere se il monitor funziona, spostarsi su Monitoring > Latest Data.
Scegliere il proprio Server.

Trovare l’ITEM e verificare la sua risposta. (es > 1)

A questo punto il relativo Trigger può essere creato con un espressione regolare di questo tipo (srvwin1 è il nome del server)
{srvwin1:net.tcp.service[tcp,10.133.236.14,8080].last(#3)}<>1

in questo caso i “tempi” di controllo sono affidati all’Item (3 minuti) mentre le “volte in cui effettuare il controllo (3) al trigger.

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Robocopy – creare Copie di Backup con Versioning

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Robocopy, di per se, non è progettato per effettuare copie (backup?) con la funzione di “Versioning” dei files.
Un file “nuovo”, di default, sovrascrive il files vecchio.
La funzionalità può essere risolta in due modi.

Con uno script dedicato che introduce un passaggio aggiuntivo per la comparazione dei files.
Questo script : 

SETLOCAL enableDelayedExpansion
SET original=C:\1
SET staging=C:\2
SET destination=C:\3
SET yyyymmdd=%date:~-4%%date:~-10,2%%date:~-7,2%

REM Copia tutti i file nella staging folder
ROBOCOPY “%original%” “%staging%” /E /M /R:4 /W:30

REM Rinomina tutti i files nella staging folder aggiungendo la data
FOR /R “%staging%” %%a IN (*.*) DO REN “%%~a” “%%~Na_%yyyymmdd%%%~Xa”

REM Sposa tutti i files nel percorso di destinazione e cancella la staging folder
ROBOCOPY /MOVE /E “%staging%” “%destination%” /R:4 /W:30

utilizza 3 cartelle, di cui 1 di appoggio (la numero 2 come “staging folder”) per rinominare in blocco tutti i files e trasferirli nella destinazione finale.
L’unico difetto del processo è che questo tipo di Versioning viene fatto anche su files che, in realtà, non sono stati modificati e quindi lo spazio disco da considerare è sempre il doppio.

Utilizzando VBackup
https://www.fileviewer.com/vbackup/ )
Vbackup è un software a riga di comando simile a Robocopy ma per i files che sono “realmente” modificati prevede un Versioning potenzialmente intelligente.
Il comando base è semplicissimo (esempio) : VBackup C:\1 C:\3 /LOG+:file.txt
Quando un files viene modificato (nel caso dell’esempio pippo.txt) il software prevede una sua cartella nascosta :

All’interno di questa cartella vengono previste tante copie quante sono le modifiche : 

il formato è proprietario ma basta “rinominare” i files con la giusta estensione per tornare a quello originale.

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Veeam – Monitorare lo Stato del backup via Powershell

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Utilizzando Powershell è possibile monitorare lo stato dell’ultimo backup di Veeam, per recuperare delle informazioni ed utilizzarle in alternativa alla normale mail di avviso.
Questo scritpt di esempio :

asnp VeeamPSSNapin
$VMName = “Redmine_r3”
foreach($Job in (Get-VBRJob))
{
$Session = $Job.FindLastSession()
if(!$Session){continue;}
$Tasks = $Session.GetTaskSessions()
$Tasks | ?{$_.Name -eq $VMName} | %{write-host $_.Name “:” $_.Status}
$Stato = $job.GetLastresult()
}

restituisce lo stato dell’ultimo backup della macchina $VMName.
A questo punto possiamo utilizzare tale status, ad esempio per salvare un file personale (.txt) con il dato:

$FilePath = ‘c:\script\Backup.txt’ -f $env:SystemDrive;
$VMName,$Stato -join ‘,’ | Out-File -FilePath $FilePath -Width 200;

oppure possiamo “inotrare” i dati attraverso una pagina Web di nostro utilizzo (esempio):

$objXmlHttp = New-Object -ComObject MSXML2.ServerXMLHTTP
$objXmlHttp.Open(“GET”, “https://logstatus.serverbay.biz/update.asp?server=VM-Redmine&nota=”+$Stato, $False, “username”, “password”)
$objXmlHttp.Send()
$content = $objXmlHttp.responseText
$status = $objXmlHttp.status
$statustext =$objXmlHttp.statusText
write-host $status

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Powershell – Come eseguire uno script PowerShell da un file batch

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Questo è il metodo per eseguire uno script PowerShell da un file batch :

PowerShell -NoProfile -ExecutionPolicy Bypass -Command “& ‘C:\Users\SE\Desktop\ps.ps1′”

E se hai bisogno di eseguire il tuo script PowerShell come amministratore:

PowerShell -NoProfile -ExecutionPolicy Bypass -Command “& {Start-Process PowerShell -ArgumentList ‘-NoProfile -ExecutionPolicy Bypass -File “”C:\Users\SE\Desktop\ps.ps1″”‘ -Verb RunAs}”

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PowerShell – come Salvare un file di TESTO

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La sintassi “Out-File” può essere utilizzata per salvare un file (anche di testo) con Powershell.
il comando di salvataggio è : Out-File -FilePath $FilePath
quindi per riportare un esempio:

$FilePath = ‘c:\script\BackupREDMINE.txt’ -f $env:SystemDrive;
Out-File -FilePath $FilePath 

se vogliamo salvare dei dati nel file (contenuto) possiamo inizializzare delle varibiali in questo modo :

$FilePath = ‘c:\script\BackupREDMINE.txt’ -f $env:SystemDrive;
$Computer = ‘pc1’;
$Speed = 9001;
$RegCheck = $true;
$Computer,$Speed,$RegCheck -join ‘,’ | Out-File -FilePath $FilePath -Append -Width 200;

il parametro “-Append” aggiunge righe successive al file.

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Magento 2.0 – Installazione e Requisiti

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E’ impossibile installare Magento 2.0 su un hosting condiviso.
E’ necessario disporre di un Hosting adatto a Magento oppure di un proprio Server (VPS) con caratteristiche abbastanza elevate.
Magento 2.0 richiede i seguenti requisiti di installazione :

Su un server Ubuntu con Php 7.0 installato possiamo colmare le differenze con questi pacchetti di installazione:

apt-get install php-dom
apt-get install php-xml
sudo apt-get install php7.2-curl
apt-get install php7.2-curl php7.2-gd php7.2-json php7.2-mbstring php7.2-intl php7.2-mysql php7.2-xml php7.2-zip
php7.2-soap
php7.2-bcmath
apt-get install php-mbstring php-gettext

Successivamente i requisiti dovrebbero essere soddisfatti.

Se abbiamo installato Mysql 5.5 dovremo aggiornare almeno alla 5.6 con il comando:
sudo apt-get install mysql-server-5.6

teniamo presente che su un server con 4 Cpu, questi sono gli effetti di magento :

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Veeam – Failed to process [isFileExists] – Access is denied

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Effettuando un Backup con Veeam si può riscontrare l’errore (esempio):

07/01/xxxx 17:02:12 :: Processing Srv1 Error: Access is denied.
Failed to process [isFileExists].

Verificare :

  • la connessione al repository di Backup, in particolare se ci sono unità mappate su la stessa macchina
  • se sono state utilizzate password in “gestore Credenziali” (Pannello di Controllo)
  • Se i servizi di Veeam sono avviati con particolari utenti che hanno diritti limitati.

Realtivamente al primo caso, verificare :

la sezione “Mount Server” del Repository che viene utilizzata per il file-level restore.

Veeam Failed to process isFileExists, Veeam Access is denied, Veeam , Veeam isFileExists

Exchange – 452 4.3.1 Insufficient system resources

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Se Exchange risponde, nel pannello di controllo, con un errore : 452 4.3.1 Insufficient system resources
Verificare :

  • Spazio disco rimasto
  • Memoria allocata da vari processi

spesso il problema è lo spazio disco, perchè Exchange non “aspetta” di finire lo spazio e/o restare con pochi GB.
Lo spazio necessario al funzionamento viene calcolato con un espressione del tipo : 
100 * (hard disk size – Max(5 GB, 3*DatabaseCheckPointDepthMax)) / hard disk size

pertanto anche 40Gb potrebbero essere “pochi”.
Ved. https://community.sophos.com/kb/en-us/124473

Ecco una situazione da “Insufficient system resources” con Database Mailbox su Disco D

Exchange , Insufficient system resources, Exchange Insufficient system resources, 452 4.3.1, Exchange 452 4.3.1

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