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venerdì, Settembre 5, 2025
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Ripristinare un Database SQL Server da BACKUP

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Per ripristinare un database SQL server, con Sql Studio, da un file BAK è necessario avere almeno 1 modo per far arrivare il file sul server.
Meglio se con un sistema FTP.
A quel punto possiamo utilizzare il software come mostrato in figura per caricare il file BAK
(Attenzione – i percorsi della figura sono quelli del SERVER, non del CLIENT)

come permessi per l’utente, per il momento gli ho dato : db_owner, db_denydatareader e db_backupoperator

Fusione di due Metabase.Xml (iis6 merge XML files)

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Ci sono dei casi, nella vita, in cui IIS migration TOOL potrebbe non funzionare. I motivi possono essere molteplici, dall’errore di accesso NEGATO a errori di altra natura. In questo caso potrebbe essere necessaria una FUSIONE di due file METABASE.Xml di IIS.
Purtroppo, a differenza di quello che si crede, questa procedura non può essere fatta in modo “spavaldo” con un banale text editor Avanzato (ci ho provato) in quanto genera degli errori di vario tipo. Non può essere utilizzato nemmeno il BACKUP di IIS

Purtroppo dall’interfaccia di amministrazione le uniche operazioni che riguardano la gestione del metabase di IIS sono relative al backup ed relativo ripristino, ma fortunatamente Microsoft non ci lascia completamente a mano vuota, rendendo possibile l’operazione di esportazione e importazione tramite uno script vbs utilizzabile via shell che si chiama iiscnfg

Questo è il comando per l’esportazione, che va eseguito sul server in cui c’è la configurazione da copiare.

iiscnfg /export /f nomefile /sp / /children

Vediamo i parametri che sono stati inseriti qui:

/f indica che l’esportazione deve avvenire su file ( nel mio caso nomefile è c:backup.xml )
/sp indica il ramo del metabase, che in questo caso è un slash (che indica tutto IIS) ma potrebbe anche indicare un singolo sito
/children consente semplicemente di esportare in maniera ricorsiva tutte le sottochiavi

Prima di procedere all’importazione sul server di destinazione vi CONSIGLIO di fare un BACKUP della configurazione attuale.
Qualcosa potrebbe andare storto, potrebbero essere sovrascritti dei siti web duplicati
Ecco il comando per l’IMPORTAZIONE :

iiscnfg /import /f nomefile /sp / /dp / /children /merge

Questo SISTEMA funziona a patto che i percorsi rimangano gli stessi, ovvero se i siti prima erano sul disco D dovranno essere su D anche adesso.
Se dovete passare un server IIS5 a IIS6 procedere così:
– aggiornare WIndows 2000 a Windows 2003. Non sucecderà niente e IIS sarà aggiornato al 6.0.
– eseguire la procedura di EXPORT con iiscnfg
– EDITARE il file XML generato, più che altro per corregegre tutti i percorsi c:winnt in c:windows
– reimportare il file

XCOPY – La guida completa

Syntax
xcopy Source [Destination] [/w] [/p] [/c] [/v] [/q] [/f] [/l] [/g] [/d[:mm-dd-yyyy]] [/u] [/i] [/s [/e]] [/t] [/k] [/r] [/h] [{/a|/m}] [/n] [/o] [/x] [/exclude:file1[+[file2]][+[file3]] [{/y|/-y}] [/z]

Parameters
Source : Required. Specifies the location and names of the files you want to copy. This parameter must include either a drive or a path.
Destination : Specifies the destination of the files you want to copy. This parameter can include a drive letter and colon, a directory name, a file name, or a combination of these.
/w : Displays the following message and waits for your response before starting to copy files:
Press any key to begin copying file(s)
/p : Prompts you to confirm whether you want to create each destination file.
/c : Ignores errors.
/v : Verifies each file as it is written to the destination file to make sure that the destination files are identical to the source files.
/q : Suppresses the display of xcopy messages.
/f : Displays source and destination file names while copying.
/l : Displays a list of files that are to be copied.
/g : Creates decrypted destination files.
/d[:mm-dd-yyyy] : Copies source files changed on or after the specified date only. If you do not include a mm-dd-yyyy value, xcopy copies all Source files that are newer than existing Destination files. This command-line option allows you to update files that have changed.
/u : Copies files from Source that exist on Destination only.
/i : If Source is a directory or contains wildcards and Destination does not exist, xcopy assumes destination specifies a directory name and creates a new directory. Then, xcopy copies all specified files into the new directory. By default, xcopy prompts you to specify whether Destination is a file or a directory.
/s : Copies directories and subdirectories, unless they are empty. If you omit /s, xcopy works within a single directory.
/e : Copies all subdirectories, even if they are empty. Use /e with the /s and /t command-line options.
/t : Copies the subdirectory structure (that is, the tree) only, not files. To copy empty directories, you must include the /e command-line option.
/k : Copies files and retains the read-only attribute on destination files if present on the source files. By default, xcopy removes the read-only attribute.
/r : Copies read-only files.
/h : Copies files with hidden and system file attributes. By default, xcopy does not copy hidden or system files.
/a : Copies only source files that have their archive file attributes set. /a does not modify the archive file attribute of the source file. For information about how to set the archive file attribute by using attrib, see Related Topics.
/m : Copies source files that have their archive file attributes set. Unlike /a, /m turns off archive file attributes in the files that are specified in the source. For information about how to set the archive file attribute by using attrib, see Related Topics.
/n : Creates copies by using the NTFS short file or directory names. /n is required when you copy files or directories from an NTFS volume to a FAT volume or when the FAT file system naming convention (that is, 8.3 characters) is required on the destination file system. The destination file system can be FAT or NTFS.
/o : Copies file ownership and discretionary access control list (DACL) information.
/x : Copies file audit settings and system access control list (SACL) information (implies /o).
/exclude:filename1[+[filename2]][+[filename3]] : Specifies a list of files containing strings.
/y : Suppresses prompting to confirm that you want to overwrite an existing destination file.
/-y : Prompts to confirm that you want to overwrite an existing destination file.
/z : Copies over a network in restartable mode.
/? : Displays help at the command prompt.

RIFERIMENTI qui

iismt.exe – The IIS Migration Tool was unable to connect to the remote computer. Access is denied.

Oggi ho ricevuto questo errore da IIS Migration TOOL in fase di migrazione da un server IIS 5.0 a un server IIS 6.0.

The IIS Migration Tool was unable to connect to the remote computer. Access is denied.

per Risolvere questo problema è necessario controllare :

– che sia stata stabilita una connessione di rete tra la sorgente e il server obiettivo (attenzione a diverse subnet mask!!)
– che il servizio IISAdmin sia in esecuzione sia sul server di origine e di destinazione
– che la condivisione di file * Amministrativa sia abilitato sul server di origine (controllare unità C$)
– che l’utente abbia privilegi di amministratore e lo sia sia sul server sorgente sia sul server di destinazione
– che ci sia un adeguato spazio su disco rigido sul server di destinazione

Backup in SQL Server versione Express

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Con questo comando, lanciato dalla consolle SQL di Studio Express si può effettuare il Backup di un database SQL Server su Express Edition:

BACKUP DATABASE [VIM-VCDB] TO DISK = N’C:VIM-VCDB.bak’ WITH NOFORMAT, INIT, NAME = N’VIM-VCDB’,SKIP, NOREWIND, NOUNLOAD, STATS = 10

Con questo comando è possibile schedulare l’esecuzione dei backup in SQL Server versione Express :

Sqlcmd.exe -E -Q ” BACKUP DATABASE [VIM-VCDB] TO DISK = N’C:VIM-VCDB.bak’ WITH NOFORMAT, INIT, NAME = N’VIM-VCDB’,SKIP, NOREWIND, NOUNLOAD, STATS = 10″Sqlcmd.exe è presente nella cartella Bin dell’installazione di SQL Server

Merak – Disabilita connessioni a questo dominio – DISABILITATA

E’ possibile, a volte, trovare la casella “DISABILITA CONNESSIONI a QUESTO DOMINIO” in modalità DISABILITATA (come da figura)

in questo modo non può funzionare la disabilitazione delle caselle e non funziona neppure da riga di comando.
(c:meraktool modify domain ” + sito + ” D_DisableLogin TRUE)

per attivarla bisogna ATTIVARE i LIMITI di DOMINIO:
Impostazioni globali > Domini > Utilizza limiti di dominio

Specified driver could not be loaded due to system error 127 (MySQL)

E’ possibile che in fase di installazione su un server W2K dell’ ODBC mysql Connector, si ottenga l’errore:
Specified driver could not be loaded due to system error 127 (MySQL…
non ho capito bene da cosa “deriva” questo problema, ma per risolverlo è meglio scaricare la versione 5.1.8 dell’ODBC Connector
da qui : https://downloads.mysql.com/archives.php?p=mysql-connector-odbc-5.1&v=5.1.8

 

 

Specified driver could not be loaded due to system error 126 (Microsoft Access Driver (*.mdb))

In questo articolo, l’errore:

Specified driver could not be loaded due to system error 126 (Microsoft Access Driver (*.mdb))

verrà considerato solo a livello di sistema operativo e non a livello di programmazione.
E’ possibile che questo errore sia incontrato a seguito di operazioni sul registro del sistema operativo e in particolar modo su la chiave :
HKEY_LOCAL_MACHINESOFTWAREODBC

se si stanno eseguendo “fusioni” di registro fare attenzione ai percorsi di WINDOWS perchè tra windows 2000 e windows 2003 (ad esempio) cambia il nome della cartella di Windows e questo può causare grossi problemi.
Fare riferimento alla guida Microsoft per un eventuale risuoluzione :
https://support.microsoft.com/default.aspx?scid=kb;en-us;260558

Conoscere la Versione di SQL Server Installata

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In Sql Server Studio, è sufficiente eseguire questa query:

SELECT @@version,
SERVERPROPERTY(‘productversion’),
SERVERPROPERTY (‘productlevel’),
SERVERPROPERTY (‘edition’)

o anche SELECT SERVERPROPERTY(‘productversion’), SERVERPROPERTY (‘productlevel’), SERVERPROPERTY (‘edition’)

si otterrà una risposta come questa:

Microsoft SQL Server 2005 – 9.00.1399.06 (Intel X86) Oct 14 2005 00:33:37 Copyright (c) 1988-2005 Microsoft Corporation Enterprise Edition on Windows NT 5.0 (Build 2195: Service Pack 4) 9.00.1399.06 RTM Enterprise Edition

per maggiori informazioni, vedere anche : https://support.microsoft.com/en-us/kb/321185/it?wa=wsignin1.0

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Schedulazione di backup Automatici con SQL server 2008

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E ‘molto importante creare i backup per i file di database. Microsoft SQL Server 2008 rende questo compito molto facile. Accedere a SQL Server Management Studio e connettersi al database richiesto. Ora da esplora oggetti, assicurarsi che SQL Server Agent sia in esecuzione, se non lo fosse avviare SQL Server Agent.
Espandere il nodo di Esplora oggetti e quindi selezionare il nodo del piano di manutenzione. Per creare un piano di manutenzione, è necessario disporre di ruolo “sysadmin” del database. Se non si vede il nodo di manutenzione, probabilmente non si dispone del permesso necessario.

Fare Click con il tasto destro e creare un NUOVO Piano di MANUTENZIONE

Immettere il nome del piano di manutenzione nella casella popup (questo può essere un qualsiasi nome che identifica il vostro compito). Ciò consentirà di individuare il vostro task di backup e dovreste scegliere un nome rilevante. Ora sarete portati nella pagina di configurazione per il piano di manutenzione. Notare l’area contrassegnata; queste sono le due aree necessarie per impostare il piano di manutenzione. L’area evidenziata in alto a destra verrà utilizzata per configurare l’ora di esecuzione. Scegliere un tempo in cui il database sia meno utilizzato. Il riquadro in basso a sinistra indica i compiti che possono essere utilizzati per creare un piano di manutenzione sql.

Cliccare sulla voce calendario indicato in alto a destra. Questo porterà alla finestra di pianificazione del processo per configurare il tempo di esecuzione / frequenza dei compiti. Configurare i dati con cura in base alle proprie esigenze. Di solito i backup del database vengono fatti quotidianamente. Assicurarsi che si sta selezionando momento giusto in modo che il database sia meno utilizzato. Fare clic su OK.

Dal riquadro Attività di manutenzione nella parte sinistra, selezionare il piano di backup del database, questo sarà usato per effettuare i backup per i database. “Drag and drop” attività di backup del database sul lato destro (come mostrato nella figura).

Fare doppio clic sul compito backup del database, si aprirà una nuova finestra che consente di configurare la configurazione del database per il backup. Qui si configura il database di cui fare il backup, quindi specificare un percorso per il backup, specificare l’estensione per i file di backup, ecc. Dalla finestra pop-up modali, cliccando su “Database” a discesa, si sarà in grado di selezionare il database necessari. Configurare anche la posizione del file, l’estensione per il file di backup, ecc

Fare clic su OK una volta terminato. Ora la configurazione del piano di backup è finita. I file di backup verrà creato al tempo previsto per la cartella indicata. Il nome del file verrà creato aggiungendo la data in modo che è possibile identificare il backup di una determinata data. Dal momento che i file di backup vengono creati spesso, … è una buona pratica di eliminare i file di backup dopo un certo periodo di tempo. Per questo è necessario un task per ripulire insieme al piano di manutenzione. È possibile configurare l’attività di pulizia come segue. Dal riquadro di sinistra, il drag and drop di pulizia attività di manutenzione.

Fare doppio clic sul box per le proprietà di pulizia. Qui è necessario specificare il percorso di backup, e l’estensione del file per il backup di file e specificare l’età del file. E ‘una buona pratica tenere uno dei dati mese, e cancellare qualsiasi cosa prima di un mese.

Una volta cliccato su OK, salvare il piano di manutenzione. È possibile attendere fino al tempo di esecuzione o eseguirlo manualmente inorder per controllare se tutto funziona bene.

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