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SQL Server encountered error 0x80070218

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Stavo cercando di eseguire una ricerca full-text su una tabella che ho creato a scopo di test.
Quando ho eseguito la query per la prima volta ho ricevuto il seguente messaggio di errore:

SQL Server ha encountered error 0x80070218 with full-text filter

SQL Server encountered error 0x80070218 while communicating with full-text filter daemon host (FDHost) process. Make sure that the FDHost process is running. To re-start the FDHost process, run the sp_fulltext_service ‘restart_all_fdhosts’ command or restart the SQL Server instance.

Ho risolto il problema aprendo Configuration Manager di SQL Server.  Ho notato che il servizio “SQL filtro full-text Daemon Launcher (MSSQLSERVER)” veniva eseguito con l’account  “Servizio locale”.  Quando ho installato SQL Server ho specificato un account locale di Windows come account di servizio per il servizio  ” SQL Server (MSSQLSERVER) ” sul computer, così ho deciso di sostituire servizio locale con tale account Windows per”SQL Full-text Filter Daemon Launcher (MSSQLSERVER “.

Da  Configuration Manager di SQL Server :

Troubleshooting106-02

SQL Server encountered error 0x80070218, SQL Server encountered error 0x80070218 while communicating with full-text filter, SQL Server error 0x80070218 aemon host (FDHost) process,

K-9 Mail per Sync E-mail e notifiche Push su Android

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K-9 MailAlcuni utenti di Android mi hanno scritto per chiedermi se era possibile attivare una “sincronizzazione” delle caselle di posta senza dover necessariamente attivare la funzione specifica di Android.

Come tutti sappiamo, tenere sempre attiva la sincronizzazione su Android può far consumare molta batteria.
Se vogliamo controllare una casella e-mail ogni ora, oppure ogni 2 ore, possiamo utilizzare l’app : K-9 MAIL

Questa app dispone di un suo sistema di sincronizzazione, indipendente da quello di Android, che può essere impostato a piacere. Io, ad esempio, la utilizzo per leggere una specifica casella di posta (su cui mi arrivano delle notifiche importanti) a distanza di due ore, senza tenere attiva la sync di Android.

K-9 Mail è open-source e supporta le funzioni di ricerca, IMAP push email, multi-folder sync, flagging, filing, signatures, bcc-self, PGP, mail on SD & altro!
K-9 supporta IMAP, POP3 and Exchange 2003/2007 (with WebDAV). Può essere collegato facilmente ad una casella @gmail.

Se non volete installare questa APP e preferite un metodo “alternativo”, potrebbe essere possibile:
1) Utilizzare Profile Scheduler …. per attivare la Sincronizzazione di Android a intervalli di tempo prestabiliti..
2) Utilizzare IFTTT … per creare una regola IF del tipo “Se la casella E-mail riceve un messaggio > Notifica su Android“….

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Performance Monitor – Utilizzo da Postazione Remota

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Solitamente si “tende” ad utilizzare Performance Monitor direttamente sul server e/o visualizzato in una sessione Terminal.
Tuttavia è possibile utilizzare MMC, su un computer locale Windows 7 o Windows 8.1, per monitorare “più sessioni” di Performance Monitor contemporaneamente, come da immagine:

Performance Monitor da REMOTO Windows 8

Per farlo sono necessarie alcune impostazioni importanti (altrimenti si riceverà l’errore “Accesso Negato”).
Innanzi tutto l’utente da utilizzare, sul Pc locale, deve essere il medesimo del server.
Questo potrebbe essere “leggermente” complesso quando i server utilizzano “Administrator” e il computer locale, con Windows 8, utilizza un account microsoft.
Creare sul server un secondo utente del gruppo Administrators (es. s.fault).
Creare lo stesso utente con la stessa password tra gli utenti (locali) del Pc Windows Client.

A questo punto potremo avviare Performance Monitor ma con l’accorgimento di “tenere” premuto il tasto SHIFT (sinistro) prima di “Cliccare con il tasto destro” del Mouse sull’icona del programma. In questo modo si utilizzerà una nuova voce : Esegui come altro utente.

Esegui come Altro Utente Windows 8

Utilizzare le credenziali, precedentemente create, per la connessione.
Attenzione a come viene impostato il nome del “Computer Locale” nel campo di accesso :

Nome Utente con PC

In seguito Performance Monitor verrà avviato e sarà possibile connettersi al server con la funzione “Connetti ad un altro Computer” via IP

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cloudatcost.com – La mia Opinione sul Servizio

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Di recente ho provato una soluzione VPS molto “Low Cost” chiamata : cloudatcost.com
Sono stato stupito dal fatto che molti utenti parlavano di server in tipologia di Acquisto “lifetime” : lo paghi una volta sola.

Spinto dalla curiosità (e dalla bassissima spesa!), ho provato un server “Developer 1“, Linux Ubuntu con solo 512 Mb di Ram.
L’acquisto è semplice e il pannello di controllo ridotto al minimo necessario.

Opinione CloudAtCost

Devo ammettere che il server, acquistato a Novembre 2014 e messo sotto “monitoraggio” (ping) con uptimerobot.com, è stato offline due volte, in interventi programmati (alla struttura) e notificati (via feed Rss e via E-mail). Una situazione che ho trovato “poco professionale” è stata la necessità di riavviare (da pannello) il server dopo l’intervento. In una delle due occasioni il server ha modificato il suo indirizzo IP, costringendomi ad un aggiornamento su alcuni DNS.
Cloudatcost.com fornisce un proprio Host dns (es sr637379.cloudatcost.com)….però non funziona “molto bene” (ping) e ho preferito evitare record CNAME verso tale indirizzo.
Da qui ho dedotto che l’indirizzo IP non è “fisso”. Per il resto, il funzionamento è stato accettabile. Ho installato Apache + Mysql + OwnCloud + Postfix e devo dire che le prestazioni, legate all’hardware della macchina, sono state soddisfacenti.
Ovviamente si risente molto della lentezza dell’ubicazione in Canada. Il server non è veloce, specialmente nel caso di un piccolo hosting di test wordpress.

Usufruendo di una promozione “veramente speciale”, ho avuto modo di provare anche il server Big Dog 1, uno dei più professionali del gruppo.
Devo ammettere che non sono rimasto “molto soddisfatto” di questo prodotto. Ho optato per un Windows Server 2012 : il server viene preparato, ma Windows è senza licenza pertanto bisogna provvedere in modo personale o dopo 14 giorni non sarà in grado di funzionare. La connessione al terminal Server (Firenze > Canada) si è rivelata estremamente lenta quasi al punto di non consentire di lavorare in modo fluido (tentate tutte le ottimizzazioni possibili sulla connessione Terminal!)
Fortunatamente il pannello di controllo consente una funzione di Re-Image, ovvero di sostituzione del sistema operativo sul server. Ho optato per la creazione di un secondo server Linux e posso dire di essere molto soddisfatto, sia dalle prestazioni sia dal funzionamento.

ReImage Server

La funzione di Re-Image, promette circa 1 minuto, ma ne sono necessari almeno 15 per ottenere la e-mail di attivazione con le nuove credenziali.

Un’ultima considerazione va al servizio di assistenza.
Non pensavo che fossero così veloci a rispondere su un servizio così Low-Cost, ma l’assistenza è presente e risolve eventuali inconvenienti in modo abbastanza rapido.

CONCLUSIONE … può essere un servizio interessante per un server di TEST (wordpress, ecc.) o per un installazione OwnCloud (di cui però bisogna fare il backup).
L’indirizzo IP “poco stabile” non lo rende idoneo per utilizzi “in produzione”. Può essere un valido server esterno da cui effettuare delle prove di Ping e/o su cui installare un FTP Server per lo scambio di piccoli files (attenzione però alla velocità). La funzione di Re-Image è comodissima in quanto, se si combina qualcosa e il server non è più in grado di funzionare, lo si può riportare “in autonomia” alle condizioni di fabbrica

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MailEnable – 503 This mail server requires authentication when attempting to send to a non-local e-mail address

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Configurando un dominio su MailEnable (per Windows) può capitare che la Mailbox associata al servizio non riceva messaggi.
Analizzando il LOG si riceve l’errore :

503 This mail server requires authentication when attempting to send to a non-local e-mail address.
Please check your mail client settings or contact your administrator to verify that the domain or address is defined for this server.

E’ necessario effettuare due controlli:

1 ) Utilizzare la consolle per verificare : Servers> localhost >Connectors>SMTP. Cliccare su SMTP e selezionare “Proprietà”.
Spostarsi sulla scheda “Advanced SMTP” e controllare il menu a discesa relativo a : Inbound authentication, selezionando : Do not require authentication

2) Tutti i domini sono all’interno di un contenitore Post-Office.
Bisogna però tenere presente che Post-Office “non è” il dominio. Il dominio deve essere specificato manualmente nella sezione “domains”.

503 This mail server requires authentication when attempting to send to a non-local e-mail address

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Axigen Mailserver – Attivare la funzione di Pop3 Collector (RPOP)

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In Axigen Mailserver (anche nella versione FREE) è possibile attivare la funzione di Pop3 per “scaricare” altre caselle di posta elettronica (Pop3 Collector o in Axigen : RPOP Connections). Per attivare la funzione è necessario applicare alcune impostazioni.
Procedere in questo modo :

Assicurarsi dei seguenti settaggi :

  • Remote POP  il servizio deve essere attivo in Services -> Services Management
  • Remote POP  deve essere attivo in Webadmin in Domains & Accounts -> Manage Domains -> EDIT dominio -> General tab -> Services
  • E:
    • Per un account specifico: Remote POP  attivo sotto Webadmin in Domains & Accounts -> Manage Accounts -> EDIT account -> General tab -> Services
    • oppure:
    • Per tutti gli account in un dominio: Remote POP  deve essere attivo sotto Webadmin in Domains & Accounts -> Manage Domains -> EDIT -> Account Defaults tab -> General sub-tab -> Services

Per configurare Remote POP  per i vari account di posta, accedere alla webmail in :

  • Settings -> RPOP Connections; nella versione STANDARD della Webmail
  • Settings -> Remote Mail; nella versione AJAX dell’interfaccia.

Axigen Mailserver - Attivare la funzione di Pop3 Collector (RPOP)

NOTA IMPORTANTE : la funzione RPOP Connections (mostrata in figura) …. non sono riuscito a trovarla nella Webmail AJAX.
In caso di difficoltà consiglio di passare direttamente alla Webmail Basic

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Monitor Processi di Lavoro in IIS 7.0 (alternativa IISTracer)

Su IIS 7.0 è possibile controllare, direttamente dalla consolle, tutti i processi di lavoro del server senza installare tools di terze parti (es. IisTracer).
Questo monitor si utilizza quando ci si accorge che un processo di lavoro utilizza molte risorse sul server Web, o le richieste stanno “richiedendo”molto tempo per essere elaborate. Con questo monitoraggio è possibile visualizzare l’elenco di richieste attuali che “insistono” in un processo di lavoro specifico.

Ad esempio, è possibile che la richiesta di un file particolare provochi un elevato utilizzo della memoria; si possono quindi “reperire” le informazioni sul sito o l’applicazione. E’ possibile che un processo di lavoro richieda molto tempo per elaborare le richieste., in questo caso è  possibile visualizzare quali richieste sono in fase di elaborazione nel processo di lavoro.

Utilizzare la consolle di IIS 7.0 nel modo seguente:

  • Aprire Gestione IIS.
  • Nel riquadro, selezionare il nodo server nella struttura.
  • Nella visualizzazione centrale, scendere fino al gruppo IIS e fare doppio clic su processi di lavoro (in inglese : Worker Processes) .
  • Selezionare un processo di lavoro dalla rete.
  • Fare clic su Visualizza richieste correnti (nel riquadro Azioni).
  • Visualizzare l’elenco delle richieste nella griglia.

IIStracer per iis 7.0, alternativa iistracer, iistracer Windows 2008, iistracer Windows 2012, processi di lavoro iis

Come “Salvare” la configurazione di Performance Monitor (2008)

Alcuni simpatici utilizzatori di Performance Monitor mi hanno chiesto più volte come “salvare” la configurazione dello strumento, una volta “impostato” con tutti i controlli.
Se avviate Performance Monitor dal collegamento di “Strumenti di Amministrazione”, non è prevista una voce “Salva Configurazione”.

Per salvare la configurazione, procedere in questo modo

  • Avviare Microsoft Management Console (mmc.exe)
  • File -> Aggiungi/Rimuovi Snap-ins (Add/Remove Snap-ins)
  • Scegliere Performance Monitor, selezionare Aggiungi>, selezionare OK.
  • Aggiungere i contatori richiesti
  •  File -> Save As…

Salvare la configurazione di Performance Monitor, Performance Monitor 2008 save, salvare Performance Monitor su 2008, save Performance Monitor

ARR – The request cannot be routed because it has reached the Max-Forwards limit

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L’errore:

The request cannot be routed because it has reached the Max-Forwards limit

Errore HTTP 400.0 – Bad Request
The request cannot be routed because it has reached the Max-Forwards limit.
The server may be self-referencing itself in request routing topology.

..è simile al “Too many Client Hop” di SMTP.
Indica che il LOOP di redirezionamento si è svolto su “se stesso” ed è stato bloccato.
E’ necessario controllare la regola che è stata impostata.

Impostazioni FTP per VPS dietro NAT (WordPress)

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Se si esegue WordPress (o qualsiasi altro sito web, che dobbiamo pubblicare via FTP) dietro un NAT (es. 192.168.137.x), su un VPS virtuale in un ambiente Hyper-V è necessario prestare molta attenzione alla configurazione FTP (del VPS) e della configurazione di entrambi i Firewall.

Un impostazione sbagliata, sia delle regole Reverseproxy di IIS, sia delle regole di Routing FTP può portare alla ricezione di un errore come questo:

Wordpress Risposta 502 Ricevuta Non Valida

Questa guida è stata scritta in modo specifico per “WordPress” (a causa della funzione di aggiornamento via FTP)
Può essere considerata anche come guida di funzionamento per qualsiasi HOST da raggiungere via FTP dietro NAT. Una guida più generica è QUI
Supponiamo di utilizzare un server esterno (Hyper-V) e un VPS Linux (virtualizzato e con indirizzo Ip di rete interna)

Innanzi tutto è necessario impostare una configurazione di Routing, dedicata all’ FTP sul server Hyper-V. Utilizzeremo, sul VPS (Linux) le porte standard 20 e 21, ma sull’Hyper-V saranno la 3020 e la 3021

netsh interface portproxy add v4tov4 listenport=3020 connectaddress=192.168.137.x connectport=20
netsh interface portproxy add v4tov4 listenport=3021 connectaddress=192.168.137.x connectport=21

Sul Firewall dell’Hyper-V dovremo aprire le porte 3020, 3021.
Sul firewall del VPS (se presente, ma non necessario) è necessario assicurarsi che siano aperte la 20 e la 21

Possiamo stabilire la connessione FTP in questo modo :ip_server_hyperv:3021 ma non saremo ancora in grado di collecarci, perchè si riceverebbe l’errore : Non è stato possibile leggere il contenuto della cartella.
Sul VPS Linux (se si utilizza ad esempio ProFtpD) è necessario impostare le PassivePorts in un range predefinito, perchè poi dovremo impostare le regole di Routing anche per queste porte. Io ho utilizzato dalla 7000 alla 7010, creando poi una lista di corrispettive regole, es:

netsh interface portproxy add v4tov4 listenport=7002 connectaddress=192.168.137.X connectport=7002
netsh interface portproxy add v4tov4 listenport=7003 connectaddress=192.168.137.X connectport=7003
netsh interface portproxy add v4tov4 listenport=7004 connectaddress=192.168.137.X connectport=7004

netsh interface portproxy sembra non disporre di un comando per aprire un range di porte (o io non l’ho trovato!)
Ovviamente dovremo “aprire un range” di queste porte sul Firewall dell’Hyper-V.

Per WORDPRESS : E’ importante NON UTILIZZARE sul Vps la funzione “MasqueradeAddress“.
Quando viene realizzato un NAT viene suggerito sempre di utilizzare questa funzione per “camuffare” l’indirizzo ip “interno” con quello “esterno”.
Se verrà fatto, non sarà più possibile aggiornare i PLUGIN di WordPress . E si riceverà un errore come questo :

Impossibile CopiareFIle

Ad ogni connessione il client FTP renderà il messaggio di errore:
Il server ha inviato una risposta passiva contenente un indirizzo non raggiungibile. Sarà usato l’indirizzo del server.
ma il collegamento sarà erogato lo stesso.

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